Concimi e Fertilizzanti: sono prodotti diversi?

Molto spesso si tende ad identificare con prodotti diversi e concimi e fertilizzanti.

E’ giusta o meno questa differenziazion?

Bene, in questo articolo vogliamo spiegarti una volta per tutte se esiste o meno una differenza tra questi due prodotti tecnici.

I fertilizzanti permettono di creare, ricostituire, conservare o aumentare la fertilità del terreno.

Secondo il tipo di miglioramento che conferiscono al suolo, i fertilizzanti si distinguono come:

  • Concimi.
  • Ammendanti.
  • Correttivi.

Attraverso queste prime righe, abbiamo già risposto alla domanda principale.

Quindi possiamo definire i fertilizzanti come la macro categoria che racchiude al suo interno anche i concimi.

Vediamo adesso più in dettaglio che differenze vi sono tra le tre sottocategorie elencate in precedenza.

I concimi sono i fertilizzanti maggiormente utilizzati nell’agricoltura di tipo intensivo.

Il mancato ricorso alla concimazione, comporterebbe un rapido impoverimento del terreno posto a coltura.

Il concime si può utilizzare in due modi:

  • Prima della coltivazione, in modo da aumentare la concimazione di fondo del terreno.
  • Come concimazione ordinaria di produzione per soddisfare i fabbisogni nutritivi di una coltura

I concimi si classificano principalmente in funzione dell’origine del materiale e della composizione chimica in:

  • Concimi organici: costituti da materiali di origine biologica, animale o vegetale. Utilizzati in forma naturale o appositamente trattata.
  • Concimi minerali o chimici: sono materiali ottenuti da una sintesi chimica in un processo industriale o dall’estrazione con eventuale trattamento industriale.
  • Concimi organo-minerali: ottenuti dalla miscelazione di concimi organici con concimi chimici o dal trattamento di materiali organici con agenti chimici.

Gli ammendanti, rispetto ai concimi, sono quei fertilizzanti che servono a migliorare le proprietà chimiche, fisiche e biologiche del terreno.

Gli ammendanti si dividono in tre categorie:

  • Ammendanti argillosi: vengono utilizzati per migliorare la composizione (tessitura) dei terreni sabbiosi.
  • Sabbia: che al contrario dei primi, viene utilizzata in terreni argillosi.
  • Letame o altro materiale organico: che incrementa il tenore di humus.

Per quanto riguarda l’ultima sottocategoria di fertilizzanti, ovvero i correttivi, essi servono a migliorare il PH del terreno.

Come abbiamo accennato nel nostro articolo differenza tra Torba e Terriccio, esistono piante che necessitano di PH acido e viceversa altre di PH basico. Ed è per questo che sono importanti.

La variazione di PH del terreno non è un’operazione semplice, tantomeno economica. Quindi è importante valutarne i costi e i benefici.

  • I terreni acidi, quindi poveri di calcio, sono quelli che rispondono meglio alle variazioni di PH.
  • Terreni calcarei, possono essere corretti con l’apporto di zolfo o gesso, ma con costi relativamente alti.
  • Quelli sodici, cioè con alto contenuto di sodio, sono i più difficoltosi da correggere tanto da poter risultare antieconomici.

Attraverso questa piccola guida, ti abbiamo fornito le informazioni principali per capire che differenze ci sono tra i vari fertilizzanti.

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