La cura delle piante, può sembrare un semplice hobby da poche pretese e che chiunque può portare avanti, ma in realtà non c’è concezione più sbagliata! Ad esempio, l’ingiallimento delle foglie, è uno di quei problemi che un giardiniere neofita, dovrà prima o poi affrontare.
Vediamo assieme, quale è la prima operazione da svolgere, per capire da che cosa può dipendere l’ingiallimento.
E’ fondamentale valutare il periodo in cui siamo! Cosa significa?
Significa che le piante, durante il corso dell’anno hanno due cicli di vita, chiamati:
- Ciclo di riposo vegetativo.
- Ciclo vegetativo.
Il ciclo di riposo vegetativo, si ha generalmente nel periodo autunnale e invernale. In questa fase, a causa di una minore ricezione di luce e calore del sole, la pianta produrrà meno clorofilla che è il responsabile del caratteristico colore verde delle foglie.
In questo periodo è normale l’ingiallimento delle foglie e la successiva caduta.

Il discorso cambia completamente, quando l’ingiallimento si ha durante il ciclo vegetativo primaverile ed estivo. Qualunque sia il motivo, se si vuole salvaguardare la vita della pianta, deve essere risolto.
In questa condizione, siamo davanti ad un problema che può avere diverse ragioni.
- Carenza di Luce.
- Eccessive Innaffiature.
- Mancanza di Nutrienti.
La carenza di luce e le eccessive innaffiature vanno valutate assieme alla tipologia di pianta che abbiamo davanti.
Esistono piante amanti del pieno sole, della mezz’ombra e viceversa amanti dell’ombra che non tollerano l’esposizione diretta al sole.
Così come esistono piante amanti di grandi quantità di acqua e altre che invece necessitano di pochissima acqua per essere rigogliose.
Quali sono i rimedi?
Una volta valutata la tipologia di pianta e quindi che caratteristiche ambientali richiede, ridurre l’innaffiatura o modificare la posizione nel giardino, di modo che riceva più o meno luce.
Il terzo fattore dovuto alla mancanza di nutrienti, è da riscontrarsi nel tipo di terriccio utilizzato.
In una situazione simile, la soluzione non è cambiare terriccio! Bensì, è effettuare una “forzatura esterna”, andando ad utilizzare dei prodotti appositi che riforniscano il terreno dei nutrienti che successivamente la pianta assorbirà attraverso l’appartato radicale.
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